Io e la mia nuova Cinelli: una lunga storia d’amore.

Il Grande Capo Turbolento, mi ha chiesto di parlare sul suo sito della mia nuova bicicletta, una Cinelli nuova fiammante arrivata a Natale, una SuperStarDisc di cui sono davvero entusiasta da tutti i punti di vista. Da buona copywriter sono partita in quarta con la stesura di una recensione, una cosa un po’ tra il tecnico e il pubblicitario, insomma. Ma mentre scrivevo di caratteristiche tecniche, telaio in cabonio, ruote Mavic (super), gruppo Ultegra, mentre stendevo un testo che esaltava le proprietà miracolose dei freni a disco. Mentre con il pilota automatico facevo il mio lavoro di consumato copy,  mi sono lasciata trascinare dai ricordi di questi ultimi mesi, i primi passati insieme. Ho rivisto noi due alle prese con il Col de la Genestre flagellato dal vento, con l’aria tersa e limpida dell’inverno provenzale. Sempre noi due, in gruppo con gli amici in giro per le colline dell’Otrepo’ tra i campi fioriti. I tramonti, e anche qualche alba, gli acquazzoni, le randonnèe che sembrano non finire più, ma quando le finisci è meraviglioso. Ho rivissuto le sensazioni in sella, le discese più veloci e stabili di tutta la mia vita ciclistica, le pianure filanti e dinamiche, il nostro modo di zigzagare veloci e scattanti, senza mai perdere il filo nè l’equilibrio. Le sensazioni si sono pian piano sostituite alle nozioni, le informazioni  sono diventate emozioni. Alla fine ho scritto una lunga appassionata dichiarazione d’amore per la mia bicicletta. Al diavolo le recensioni. Io la mia bicicletta SuperStarDisc Cinelli la amo. Se volete leggerla la trovate su qui

Agriturismo Le Carovane nell’alta Val di Taro, in bici da corsa e mountain bike.

Vista dall'agriturismo Le Carovane partendo in bicicletta

Ho passato un weekend meraviglioso in Valditaro, a Le Carovane, un agriturismo nel vero senso della parola, perchè costruito all’interno di un’azienda agricola, dove tutto quello che si mangia è a chilometro zero, perchè viene prodotto proprio lì. Che siano latte, formaggi, carne, salumi, pasta fresca, pane o torte, sono fatti lì, con ingredienti rigorosamente loro. Un posto incantato e fuori dal mondo che nasce equestre e finisce bike friendly. Un posto dove fare lunghissime passeggiate a cavallo nei boschi o lungo fiumi ancora balneabili, ma che offre infinite possibilità anche per i ciclisti di tutti i tipi. Per questo recentemente si è dotato di un ricovero e di tutta l’attrezzatura necessaria per la manutenzione delle biciclette.I pasti abbondanti, nutrienti e sostenziosi ideali per chi pratica sport particolarmente impegnativi a livello energetico come il ciclismo, invece, quelli ci sono sempre stati. Ho parlato con il suo patron e fondatore, innamorato di quelle zone più di chiunque altro, Luca Marcora e mi sono fatta raccontare tutto su Le Carovane, ma di più, ci ho dormito (profondissimanente), mangiato (benissimo e tantissimo) e ho fatto un bellissimo giro in mountain bike con una guida straordinaria e lo racconto  su viagginbici.com.

Jemo! Un viaggio nelle Marche più vere e belle.

Siamo stati quattro giorni in giro per le Marche in una sorta di reportage cicloturistico per conoscere, e diffondere, la bellezza delle Marche, raccontarne la gente e come sta reagend al terremoto, con che orgoglio, tenacia, passione. Sono stati giorni magici e bellissimi, in cui ci siamo davvero innamorati di quei posti e di quelle fantastiche persone, e lo racconto qui come “inviata a pedali” per il magazine viagginbici.com

La mia esperienza a La Nova Eroica

Sono stata nella magica Buonconvento per partecipare come “inviata a pedali” a La Nova Eroica, una versione della famosissima Eroica aperta anche alle bici moderne. Più che una gara o una manifestazione è stato un piccolo viaggio, in una toscana dalle strade ancora tutte bianche, bellissima e incantata.

E’ stata una festa, piena di gente allegra, di cibo squisito e di biciclette, l’unico mezzo di trasporto che riesce a rendere omaggio ai posti dove passa. e’ stata una breve vacanza nel verde, nel blu e in tutti i colori della terra. E’ stato anche faticoso, ma d’altra parte si chiama Eroica, no?

E poi l’ho raccontato su Viagginbici.com.